Se vi trovate in Romagna e siete alla ricerca di un’esperienza insolita per esplorare il territorio allora fermatevi un secondo per leggere il consiglio che sto per darvi.
Trat-Tour è un’esperienza immersiva nelle colline faentine e forlivesi che vi consentirà di scoprire prodotti e aziende locali.
Non è una semplice degustazione di vini ma un evento che sono certa si trasformerà in bellissimo ricordo della vostra giornata passata in questo angolo di Romagna.
Immaginatevi seduti su un carro panoramico trainato da un trattore che vi porta a spasso, di cantina in cantina, ad assaggiare buon vino in una cornice paesaggistica davvero suggestiva.
Vi spiego subito come partecipare.
Trat-Tour, ISTRUZIONI PER L’USO.
Uno dei tanti aspetti positivi è che non serve la prenotazione perciò non vi preoccupate, c’è sempre un posto per tutti!
L’evento si tiene per pochissimi week end all’anno, solitamente a maggio, quando la natura è nel pieno dell’esplosione di colori delle fioriture, e settembre, proprio durante la vendemmia.
Durante queste giornate 8 cantine aprono le loro porte per una degustazione di vini itinerante.
DA DOVE PARTE TRAT-TOUR.
Il Trat-Tour parte dalla Torre di Oriolo, sulle prime colline di Faenza.
Potete puntare il navigatore proprio su “Torre di Oriolo” e verrete condotti in Via Oriolo n. 19 ai piedi dell’omonima torre.
Potrete lasciare l’auto nell’ampio parcheggio gratuito e ritirare proprio qui l’occorrente per iniziare la vostra esperienza.
Al lato del parcheggio viene allestito un punto ristoro dove sarà possibile pranzare o cenare dalle 12 alle 21:30.
Il menù è composto da prodotti tipici, ma che ve lo dico a fare!
E’ proprio qui che si ritira il kit della felicità: il bracciale che consente di salire sul trattore, un calice di vino firmato “Torre di Oriolo” e la mappa dei luoghi interessati dall’evento.
QUANDO SI SVOLGE IL TRAT-TOUR.
Come appena anticipato, il Trat-Tour non è sempre accessibile.
Quest’anno (2023) si è tenuto il 20-21 maggio, il 16-17 e 23-24 settembre.
E’ un’occasione unica per esplorare il territorio perciò prendete nota delle date e se non sarà per quest’anno ricordatevene l’anno prossimo.
A maggio le colline sono in fiore ma a settembre le cantine aprono le porte durante il loro momento più intimo e visitarle in questa modalità alternativa è un’esperienza imperdibile.
QUANTO COSTA PARTECIPARE.
Trat-Tour è organizzato in modo tale da poter essere vissuto in totale libertà.
Nessun vincolo riguardo alla partecipazione e ti spiego perchè.
Il pagamento viene così suddiviso:
4€ per il viaggio sul carro trattore;
4€ il calice che porterai a casa con te come souvenir;
6€ per 3 degustazioni.
Formula 4-4-6, ma che puo’ variare ad esempio se deciderete di affrontare il percorso a piedi oppure in e-bike oppure in base al numero di degustazioni che vi interesserà fare.
I prezzi sono riferiti all’ultimo periodo di visita (settembre 2023).
IN QUANTI MODI SI PUO’ VIVERE TRAT-TOUR.
Come appena scritto, ma ci tengo a sottolinearlo, in assoluta libertà.
Sarete voi a scegliere come modulare la visita, questo contesto si presta per essere esplorato anche a piedi oppure con mezzi propri.
VIAGGIARE A BORDO DEL CARRO TRATTORE.
Il modo più rilassante per vivere il Trat-Tour è salire a bordo del carro panoramico trainato dal trattore.
Il nome dell’evento deriva proprio dall’idea originale di vivere il territorio in maniera insolita e divertente.
Per accedere a questa modalità bisogna essere dotati di bracciale che si paga all’arrivo (4€).
Il trattore fa il giro delle 8 cantine e dalle ore 17 si ferma anche alla Torre di Oriolo, dove avete parcheggiato l’auto e ritirato calice e braccialetto al vostro arrivo.
Questo significa che fino alle 17 la fermata dalla torre è esclusa e che potrete prendere il mezzo direttamente dalla cantina più vicina, La Sabbiona che dista 10 minuti a piedi.
Prima tappa quindi La Sabbiona, magari anche l’ultima se deciderete di fermarvi qui a mangiare (è anche agriturismo!).
Il trattore passa ogni 40-50 minuti, il tempo si dimezza quando a percorrere il sentiero sono 2.
A PIEDI, IN E-BIKE O CON MEZZI PROPRI.
Se siete persone attive potete pensare di affrontare il percorso a piedi oppure in bici.
La strada asfaltata si alterna a tratti sterrati ma comunque adatti a tutti.
Se non possiedi una bicicletta oppure ti è difficile portarla con te tieni a mente la possibilità di noleggiarla.
In questo caso è richiesta la prenotazione, scrivi una mail a info@torredioriolo.it per chiedere maggiori informazioni.
LE CANTINE DEL TRAT-TOUR.
ll giro panoramico che si affaccia sulle colline faentine e in piccola parte su quelle forlivesi incontra 8 cantine.
Il percorso del Trat-Tour ha all’orizzonte sempre la Torre di Oriolo, visibile soprattutto nel tratto dalla Cantina di San Biagio Vecchio e La Sabbiona.
E’ un giro ad anello che ci porta a conoscere il territorio di Oriolo dei Fichi, un tempo dimenticato e riportato alla luce da recenti opere di restauro e dall’impegno delle aziende locali che stanno valorizzando quest’area organizzando una serie di eventi, tra i quali Trat-Tour.
Incontrare persone che si prendono cura del territorio e che coltivano con orgoglio vitigni autoctoni è sicuramente un valore aggiunto a questa esperienza.
Se non sono troppo impegnati, fermatevi per fare la loro conoscenza.
E’ sempre stato chi mi ha parlato con amore della propria terra a raccontarmi le storie migliori e a farmi tornare a casa realmente arricchita.
Quel sentimento arriva, buca il petto e rimane lì, affinchè anche noi forestieri riusciamo a capire qualcosa in più di quel posto per amarlo, a nostra volta, con una maggior consapevolezza.
Tra le 8 cantine incontrerete altrettante interessanti realtà, spesso familiari, che vi racconteranno del loro territorio attraverso il gusto.
CALONGA.
L’azienda agricola Calonga tramanda la sua attività di produzione da ben 6 generazioni.
Coltivano vitigni autoctoni quali Sangiovese, Albana, Bombino Bianco (Pagadebit) e si occupano della salvaguardia dei cloni più antichi presenti in vigneti di oltre mezzo secolo di età.
La Cantina Zoli Paolo affianca tecniche centenarie a quelle più moderne.
Tra i vini della tradizione romagnola e quelli di carattere internazionale, si occupa della valorizzazione del vitigno autoctono di grande interesse, il Centesimino.
TENUTA IL NAZARENO.
Tra i vini rossi, bianchi e rosati c’è la volontà di trasmettere grandi valori come la sostenibilità e l’innovazione senza perdere di vista la tradizione.
AZIENDA AGRICOLA LEONE CONTI.
E’ un luogo che mette allegria, si respira fin da subito aria di festa paesana.
L’azienda agricola si occupa di viticultura dagli inizi del ‘900.
Da qualche anno si occupa anche di produzione di olio, la riconoscerete per il bellissimo murales all’entrata realizzato dall’artista faentino KRY (non è l’unica opera d’arte presente).
CANTINA SPINETTA.
Tra le varie produzioni D.O.C./D.O.C.G./D.O.P. anche qui non si dimentica il passato, attraverso la coltivazione di vitigni autoctoni vengono realizzati il Centesimino e il Burson (rosso di Bagnacavallo).
Dalla produzione ne derivano anche saba, distillati e aceto, acquistabili in cantina come il vino.
ANCARANI.
L’azienda agricola accoglie con un bellissimo dehor che sembra di essere dentro ad una di quelle riviste che mostrano ambienti county chic.
Anche l’occhio vuole la sua parte ma anche gli altri sensi vengono soddisfatti, soprattutto il gusto ovviamente.
Oltre al vino viene coltivato anche il grano Cappelli dal quale viene prodotta pasta integrale ad alta digeribilità.
SAN BIAGIO VECCHIO.
La produzione di vini anche qui da grande importanza ai vitigni autoctoni, in più si coltiva anche il grano antico Gentil Rosso.
La gestione della cantina è separata da quella del ristorante a fianco quindi se volete fermarvi a mangiare prenotate al numero giusto!
Il panorama invita a fermarsi oltre il tempo della degustazione, da qui la vista incontra di nuovo la Torre di Oriolo in lontananza.
LA SABBIONA.
Non solo cantina ma anche agriturismo, tenetene conto perchè da qui si inizia e si conclude il giro e potreste pensare di fermarvi anche a mangiare.
L’agriturismo è dotato anche di camere e piscina esterna, anche questo è un aspetto di non poco conto se vi andrà di prolungare la vostra sosta a Oriolo dei Fichi.
Da qui potrete assistere ad una delle fasi della vendemmia per un’esperienza ancora più immersiva.
DOVE MANGIARE AL TRAT-TOUR.
Il Trat-Tour non è solo un viaggio nel mondo del vino ma si allarga fino a tavola.
Lungo il percorso potrete mangiare all’Agriturismo La Sabbiona, Ca’ Vincenzona e Ristorante San Biagio.
Un pochino fuori percorso ma sempre in zona, raggiungibili in auto, potrete scegliere tra Manueli, Ca’ de’ Gatti (agriturismo letterario), Locanda della Fortuna e Casetta Rio del Sol (assaggiate prodotti del territorio dentro una tenda degli indiani!).
Vi ricordo che per mangiare al punto ristoro sotto la torre non occorre prenotare ma negli agriturismi e ristoranti si.
DORMIRE A ORIOLO DEI FICHI.
Questo angolo di Romagna così godereccio effettivamente invita a fermarsi per più di mezza giornata.
Se avete intenzione di prolungare la permanenza potrete pernottare in uno degli agriturismi sopra citati, la maggior parte hanno la piscina esterna.
Vi sto parlando dell’agriturismo La Sabbiona, Ca’ de Gatti, Ca’ Vicenzona e la Locanda della Fortuna.
COSA VISITARE INTORNO A ORIOLO DEI FICHI.
Se avete optato per fermarvi almeno per un week end vi consiglio qualche tappa da inserire nel vostro tour in Romagna a pochi chilometri da Oriolo.
Siete nei paraggi di Faenza e recarvi in centro per fare due passi e visitare il MIC (Museo Internazionale delle Ceramiche).
Se volete un po’ di verde fermatevi al Parco Bucci.
A poca distanza da Faenza si trova Brisighella, uno dei borghi più belli di Italia, una vera chicca da non perdere.
Se invece volete spostarvi verso l’Emilia vi consiglio l’intima atmosfera di Dozza, famosa per essere considerata il borgo dipinto per via dei numerosi murales sulle facciate delle case del piccolo centro storico.
TRAT-TOUR, OLTRE IL VINO C’E’ DI PIU’.
VISITA ALLA TORRE DI ORIOLO.
Il punto di riferimento di Oriolo dei Fichi, ovvero la sua torre, è visitabile di pomeriggio durante i week end da marzo a ottobre.
L’ingresso è a offerta libera, dalla terrazza della torretta si puo’ godere di un panorama a 360 gradi davvero molto affascinante.
Al momento sono allestite mostre di 3 artisti: Cinzia Fabbri e il suo progetto fotografico “Quello che le donne non dicono”, Simona Rossi che raffigura i tarocchi in tono olistico e Pasquale Amadei e i suoi scatti romagnoli.
Se siete interessati a qualche cenno sulla torre lo potete leggere qui.
GLI ALTRI EVENTI A ORIOLO.
L’Associazione di Oriolo è nata con la promessa di valorizzare il territorio e portare a conoscenza angoli nascosti della campagna faentina affinchè non ripiombino ingiustamente nell’oblio dell’abbandono.
Il panorama suggestivo, l’ottima conservazione della torre e la presenza sul territorio di realtà aziendali che lavorano sodo per esportare questo pezzetto di Romagna sia in Italia che all’estero sono tutti elementi a favore per far vivere Oriolo oltre il Trat-Tour.
Gli eventi sono tantissimi, dal pic-nic itinerante all’Halloween Party, li puoi leggere tutti qui.
C’è sempre un buon motivo per tornare a Oriolo!