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A Tresigallo non c’è niente, ma siamo sicuri?

A Tresigallo non c’è niente, quante volte l’ho sentito dire!

Quante volte ho visto pubblicati scatti di persone in posa sotto quell’edificio con la scritta “Sogni” … se solo sapessero cosa rappresentava quell’edificio un tempo forse aggiusterebbero la posa.

Se siete curiosi ve lo racconto qui.

In questo post mi piacerebbe darvi qualche spunto per stuzzicare la curiosità su questa insolità città del ferrarese, vediamo se ci riesco.

PERCHE’ VISITARE TRESIGALLO.

Tra le cose da vedere a Tresigallo spiccano sicuramente le componenti architettoniche e i suoi colori, un alternarsi di toni caldi e freddi.

C’è da dire che non sempre è stato rispettato il piano del colore e il piano urbanistico originale in fase di recupero ma nonostante questo rappresenta la città con più edifici razionalisti in Italia.

Tresigallo si mostra diversa rispetto alle vicine città della Pianura Padana, vale la pena visitarla solo per questo.

E’ un gioco di simmetrie, linee rette e curve che si susseguono con una certa logica, prospettive e simmetrie che nascono da armonie studiate.

A Tresigallo si respira un fascino che è rimasto immutato nel tempo e che incanta perché sembra essersi fermata al 1940 per certi aspetti.

La tranquillità che vive questo luogo può essere un valore aggiunto quando si cercano posti poco affollati.

Lo sapevate che nel 2004 ha ricevuto il riconoscimento di Città d’arte?

Questo grazie alla sua innegabile particolarità legata ad un periodo storico ben preciso, il razionalismo italiano.

Ma come la si puo’ apprezzare al meglio?

ALLA SCOPERTA DELLA CITTA’ DA SOLI O CON LA GUIDA?

Un altro punto a favore per la città metafisica è la libertà di scegliere come visitarla.

Io ho colto l’occasione durante le Giornate Metafisiche, evento che si tiene ogni anno a metà settembre.

E’ un week end dedicato alla scoperta di Tresigallo ricco di eventi, mostre e visite guidate.

Tenetene conto per il prossimo anno ma se i vostri impegni non si incastrano con questo appuntamento e la voglia di visitare Tresigallo impelle, non disperate.

Si puo’ visitare Tresigallo in autonomia e se non avete fretta vi consiglio di farlo accompagnati dall’audioguida disponibile sul sito del Comune di Tresigallo.

Preferite una visita guidata? Qui trovate i recapiti per prenotare il vostro tour con guide preparatissime, profondi conoscitori e appassionati del territorio.

Io ho avuto il piacere di visitare la città sotto la guida dell’esperta Federica Gelli ed è stato un vero valore aggiunto.

Per gli autodidatti questa è la mappa di Tresigallo, le copie cartacee sono reperibili presso l’Info Point alla Casa della Cultura e nell’ufficio turistico in Piazza della Repubblica.

In qualunque modo decidiate di visitarla, l’amministrazione comunale ha messo a disposizione un sito con tutti gli strumenti utili.

Vi basta scegliere quello che fa più per voi.

L’IMPORTANZA DI VISITARLA.

Tresigallo ha un’aria tranquilla ma la sua storia è tutt’altro che leggera.

LA STORIA DI TRESIGALLO IN PILLOLE.

In origine faceva parte di una delle aree più povere d’Italia.

Dalla seconda metà degli anni 1.000 fino al 1.800 l’unico mestiere esercitato era il bracciante, si lavorava la terra dei proprietari latifondisti.

Qui si verificarono i primi episodi di sciopero di questa categoria.

Vive il suo periodo di massimo splendore quando il natio Edmondo Rossoni viene nominato Ministro dell’agricoltura e foreste nel 1935.

Il progetto a tavolino vuole la sua Tresigallo come luogo perfetto dove poter attuare la sua idea utopica di sindacalismo integrale, dove può nascere una collaborazione tra le classi dei lavoratori e quelle dei loro datori di lavoro.

Lo stile architettonico viene influenzato dal razionalismo, corrente di pensiero di quell’epoca che però non viene utilizzato per mostrare il pugno duro del regime ma al contrario si fonde in un unico contesto urbano attraverso l’idea di elevazione ed evoluzione dell’uomo.

Con la seconda guerra mondiale Tresigallo viene abbandonata quasi a cancellare gli orrori del fascismo.

Da poco tempo è stata nominata la città metafisica, senza altri riferimenti al passato, per cercare di risaltare ciò che va salvato di quegli anni: un’architettura unica che ha molto in comune con l’arte e che la rende una città davvero interessante da visitare.

Non si vuole nascondere sotto il tappeto il passato, tenerlo a mente è il promemoria per non ricadere negli stessi errori.

E per questo non deve essere penalizzata ogni forma d’arte e di espressione se non comporta offesa per nessuno e se può elevarci a nostra volta ad una maggiore consapevolezza del nostro territorio.

QUELLA PRESENZA CHE PUO’ SALVARE.

Tra l’altro è proprio per la sua peculiarità che rientra tra le tappe della Rotta Culturale Europea, un itinerario turistico e culturale che coinvolge 18 diversi Enti ed Istituzioni e 11 Paesi europei tra cui l’Italia.

Dopo il suo abbandono ha vissuto diversi decenni senza interventi.

Alcuni edifici sono pubblici. altri completamente in uno stato di degrado sono privati.

Di certo c’è che se questa è una meta che richiama interesse dal punto di vista turistico con buona probabilità riceverà l’attenzione da parte di qualche investitore e dagli Enti Pubblici.

Durante le Giornate Metafisiche sono stati aperti diversi edifici dove solitamente non è consentito l’accesso da parte dei visitatori, in primis per motivi di sicurezza.

Tra questi l’Ex Colonia Sanatoriale “Carlo Santoro”, un edificio simile ad una nave pronta a partire.

I suoi oblò, la torretta e la scala elicoidale fanno di questo edificio un sito di grande rilevanza architettonica ma i ripetuti atti di vandalismo e l’assenza di interventi rischiano di rovinarlo per sempre.

Per questo motivo non viene garantito che la visita possa ripetersi gli anni prossimi.

Speriamo non sia così.

Per un itinerario dettagliato clicca qui.

COME ARRIVARE A TRESIGALLO.

Arrivare a Tresigallo è piuttosto semplice.

Basta puntare il navigatore e se decidete di prendere l’autostrada l’uscita è quella di Ferrara.

Se vi è più comodo percorrere la strada normale tenete conto che al momento (settembre 2023) alcune strade secondarie possono riportare ancora danneggiamenti derivanti dalla recente alluvione che ha coinvolto la Regione a maggio 2023.

A TRESIGALLO IN BICI.

Tresigallo si presta molto bene per rientrare in un itinerario di turismo lento ed ecologico.

C’è una ciclabile che da Tresigallo porta a Rero che mi piacerebbe fare e si potrebbe integrare ad un viaggio itinerante per Ferrara o verso le Valli di Comacchio.

La ciclabile affianca la strada provinciale sotto un filare di platani fino a Final di Rero.

Si volta a sinistra attraversando Via delle Siepi, si costeggia il fiume Po di Volano per 1,50 km fino al bivio che conduce a Rero.

Queste sono le indicazioni che ho trovato sul pieghevole informativo di Tresigallo, spero un giorno di poter scrivere un post con le mie impressioni personali.

DOVE MANGIARE A TRESIGALLO.

Consigliatissimo Brew Lab Sant’Apollinare, un progetto che nasce dai giovani della parrocchia di Tresigallo.

Diversi sono i punti cardine tra i quali la produzione di birra artigianale, la formazione attraverso corsi, l’inclusione integrando nel gruppo di lavoro giovani disabili per l’avviamento al lavoro e non ultimo l’aggregazione attraverso un ambiente che accoglie e riunisce attraverso progetti sociali.

Se avete voglia di una piada fermatevi alla Piadineria da Massimo, per un menù tipico ferrarese prenotate al Ristorante Griglieria La Brace.

Non me ne vogliano le altre attività se dovessi aver tralasciato qualcuno.

COSA VEDERE VICINO A TRESIGALLO.

Tresigallo si trova nella pianura ferrarese, a poco più di 20 chilometri dal capoluogo estense, 30 chilometri dalle Valli di Comacchio e 40 dal mare.

E’ un buon punto strategico che vi permette di scegliere in base a cosa vi consentirà di fare la stagione.

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