La nostra visita ad Hong Kong è stata abbastanza fugace ed è avvenuta in occasione di uno scalo lunghissimo durante il nostro viaggio verso le isole Fiji.
Penserete che suoni un po’ strano leggere nella stessa frase le parole “fugace” e “lunghissimo”.
Città come Hong Kong in effetti meritano di essere visitate con un po’ più di calma ma 10 ore di scalo sono pur sempre 10 ore di scalo!
SCALO LUNGO, OPPORTUNITA’ O TORTURA?
Rispondiamo senza ombra di dubbio a gran voce OPPORTUNITA’!
Senz’altro è un’occasione per vedere, anche se di sfuggita, una città che probabilmente non avremmo mai inserito in un nostro itinerario.
Come dire… due mete in un viaggio! E’ la gioia di ogni viaggiatore vedere più mondo possibile, no?
SCALO LUNGO, ASPETTATIVE VS REALTA’.
Il vero punto su cui riflettere è proprio questo.
E’ pur vero che uno scalo lungo lascia abbastanza tempo per mettere il naso fuori dall’aeroporto ma vi aspetta un altro volo da perdere ed è necessaria un’attenta organizzazione.
Non ci sono margini di errore, non ci si può permettere il lusso di perdersi ed in una città così grande bisogna organizzare un itinerario semplice.
Se si tratta di una città in cui non si è mai stati bisogna prendersi anche il tempo per orientarsi e capire come raggiungere ciò che ci interessa.
Anche la variabile del traffico può risultare un elemento fondamentale da tenere in considerazione per rispettare determinate tempistiche.
E’ probabile che ciò che ci attirava leggendo una guida di viaggi risulti difficile da mettere in pratica una volta arrivati sul posto.
Da tenere presente è anche la vostra forma fisica che non sempre è prevedibile, il fuso orario può giocare un ruolo importante e non sempre si riesce a riposare bene in aereo, soprattutto se si viaggia in economy.
Il nostro consiglio è di prendere tutto con filosofia, in fondo se si tratta di una destinazione nuova, i vostri occhi curiosi si accontenteranno di qualunque cosa riusciranno a vedere.
HONG KONG, LA NOSTRA ESPERIENZA.
L’occasione di visitare Hong Kong è nata proprio per lo scalo lungo imposto dalla Cathay Pacific durante il nostro viaggio alle isole Fiji.
Era la prima volta in cui, per raggiungere una destinazione, dovevamo affrontare praticamente un giorno in volo.
E’ stato uno di quei viaggi dove si prendono tutti i mezzi possibili, ci mancava solo la bicicletta e poi li avevamo presi tutti.
Fortunatamente con la Cathay il viaggio è stato uno spasso.
L’organizzazione è stata, senza esagerare, eccellente.
IN VIAGGIO VERSO HONG KONG CON LA CATHAY PACIFIC.
Compreso nel biglietto aereo avevamo il viaggio in treno da Bologna a Milano Centrale ed una navetta privata che dalla stazione di Milano ci ha portati a Malpensa.
Il volo è durato 11:30 ore e nel complesso possiamo solo che parlare bene di questa Compagnia.
L’aereo era nuovo e le sedute comode, c’era una vasta scelta di film ad ingannare l’attesa ed il servizio a bordo è stato delizioso, Isacco ci tiene a dire che hanno servito tanto cibo!
USCIRE DALL’AEROPORTO DI HONG KONG.
Uscire dall’aeroporto per visitare Hong Kong non richiede permessi o visti particolari.
L’aeroporto si trova sull’isola di Lantau, tenetene conto per i vostri spostamenti perché l’area di Hong Kong si estende in una penisola ed altre isole.
Controllate dove si trovano le attrazioni che potreste voler visitare.
Hong Kong è molto efficiente ed i collegamenti con la città sono ben serviti.
Tra tutti noi abbiamo scelto di raggiungere il centro con l’Airport Express, la tratta singola costa circa dai 105 ai 115 HKD (11-13€) a seconda se vi fermate a Kowloon Station o Hong Kong Station.
Ci è sembrata una scelta ragionevole sia per il costo che per i tempi, si tratta di un treno veloce che in mezz’ora scarsa ci ha portato a destinazione.
Se acquistate il Same Day Return Ticket il ritorno è gratis, vale solo se ovviamente tornate in aeroporto nella stessa giornata.
I biglietti si possono fare direttamente in aeroporto presso le biglietterie automatiche.
Potete trovare informazioni su altri mezzi di trasporto qui.
ITINERARIO DI HONG KONG, ASPETTATIVE CONTRO REALTA’.
Ed eccoci costretti a fare i conti con ciò che in realtà potevamo fare, perché diciamolo, se dedichiamo così tanta attenzione a questo aspetto un motivo c’è.
Di tutto l’itinerario che avevamo pensato a casa non ne abbiamo messo in pratica nemmeno una briciola.
L’idea era quella di raggiungere il Grande Buddha che tra l’altro si trova proprio nell’isola di Lantau ma alzando gli occhi al cielo il tempo non era dei migliori.
Abbiamo optato per un giro ad Hong Kong Island dove si trova il centro della città.
Tutto quel grigio forse non ci avrebbe mostrato quel magnifico posto al suo meglio e di sicuro ci saremmo persi tutta la visuale panoramica.
Ogni tanto bisogna anche lasciar andare, pazienza, sarà per un’altra volta.
Guardando le foto di Giorgio di Wanderlustdaily abbiamo qualche rimpianto e non riuscendo a darvi indicazioni su questa visita vi invitiamo a leggere i suoi consigli, incrociamo le dita sperando che il meteo con voi sia un po’ più clemente.
HONG KONG ISLAND.
E centro di Hong Kong sia allora!
Abbiamo deciso di scendere a Kowloon per scattare qualche foto allo skyline di Hong Kong.
Mentre eravamo sul ferry, in direzione centro, osservavamo la città che poco a poco si avvicinava.
Ha iniziato a farsi strada nella nostra testa il pensiero che forse quel grigiume poteva trattarsi di smog.
Ci siamo chiesti, a quel punto, se saremmo mai riusciti a vedere il Grande Buddha in una giornata di sole, tornando in un futuro, ma le giornate limpide qui probabilmente sono davvero poche.
In ogni caso da un lato donava alla città un fascino misterioso.
Siamo scesi dal ferry e non essendoci minimamente preparati un itinerario per il centro abbiamo ceduto.
Eh si, l’unica opzione era prendere uno di quegli autobus turistici che solitamente guardiamo con poca convinzione.
Il centro è abbastanza grande ed il fuso orario iniziava a farsi sentire, credo anche di aver chiuso per un attimo gli occhi sul bus.
HOP ON, OP OFF.
Il servizio che offrono questi autobus è ormai ben noto a tutti, si vedono in tutte le grandi città ormai.
Sono mezzi turistici che fanno il giro della città fermandosi nei punti di maggior interesse e la loro comodità sta proprio nel poter scendere e salire tutte le volte che si vuole fino al termine di validità del biglietto.
Una volta saliti a bordo raggiungere il piano superiore è d’obbligo per avere una visuale migliore.
Abbiamo indossato le cuffie dell’audio guida e ci siamo sintonizzati sul canale che dava le spiegazioni in italiano.
LE NOSTRE TAPPE.
Ci siamo goduti per un po’ la città dall’autobus, gli edifici sono per lo più enormi grattacieli appartenenti a banche e grandi multinazionali.
La coltre grigia era talmente bassa che sembrava inghiottire i grattacieli, non se ne vedeva la fine.
Ci siamo fermati all’Hong Kong Park per concedere ai nostri occhi una cromatura diversa.
Il parco si estende per 8 ettari e passeggiare al suo interno è piacevole, incontrerete una piazza con la sua fontana, una grande serra, musei e se non alzerete troppo lo sguardo vi sembrerà di essere altrove.
La parte più curiosa è l’enorme voliera che si attraversa camminando su una passerella in legno e dove potrete osservare varie specie di volatili tropicali.
Risaliti sull’autobus abbiamo scelto a caso un quartiere e ci siamo lanciati in mezzo ad una grande folla di turisti in visita e locali che si apprestavano a tornare al lavoro.
Proprio qui abbiamo assaggiato un ottimo ramen, un’esperienza che non potevamo non fare e che vi consigliamo.
Dieci ore sembrano tante ma alla fine dei conti sono davvero volate e si era fatta l’ora di prendere la via per l’aeroporto.
CONSIDERAZIONI SU HONG KONG.
Se vi piacciono le grandi città vi consigliamo di fare una breve visita, magari cogliendo l’occasione di uno scalo lungo come è capitato a noi.
Anche se non abbiamo avuto fortuna con il meteo, Hong Kong è riuscita a trasmetterci il suo fascino.
E’ una città dai visibili contrasti, i numerosi grattacieli simbolo di un’economia forte da una parte e le baracche ai margini della città dall’altra.
Piatti dall’aspetto orribile ma gustosissimi, lo smog contro le oasi verdi che ti fanno dimenticare dove sei, la pratica del Tai Chi nei parchi silenziosi ed i fiumi di macchine e persone che si riversano per le strade.
7 milioni di abitanti in uno spazio immensamente piccolo (poco più di mille chilometri quadrati).
Hong Kong non potrà che stupirvi.
One Comment
Flavia
05/05/2019 at 9:39 PMAnche io ho viaggiato con Cathay Pacific e anche io ho fatto scalo a Hong Kong. Opportunità e tortura. Hai detto bene!!