Paciu Maison è l’esplosione di colore che non ti aspetti, a pochi minuti di auto da Bologna.
Si tratta di un casolare nella campagna bolognese che, grazie alla mano di Harry Baldissera, è diventato un luogo davvero insolito che vale la pena visitare.
L’ORIGINE DI PACIU MAISON.
Tutto è nato da un’idea originale e stravagante dell’artista Harry Baldissera, che nel 2017 ha deciso di spostarsi dal centro di Bologna alla sua periferia, per dare vita a una visione.
Tra colpi di pennello e tanta voglia di esternare le sue emozioni, l’artista crea così Paciu Maison: un’opera d’arte da lui stesso definita “a sua immagine e somiglianza“.
Paciu sta per “paciugo”, la mescolanza di colori e tecniche che ha dato vita all’idea dell’artista.
La parola Maison, volutamente internazionale, ci ricorda Paciu è una casa, un’opera d’arte sì, ma abitabile.
L’artista racconta che la creazione della sua opera è durata quanto il periodo di una gestazione, un lasso di tempo probabilmente iconico che associa, forse non a caso, il concetto di arte alla vita.
Il casolare è stato oggetto di ristrutturazione che ha voluto dare risalto ai materiali di recupero.
Lo si nota dal mobilio e nell’utilizzo di specchi e piastrelle, impiegati come decori nei pavimenti e nelle pareti.
CHI E’ L’AUTORE DI PACIU MAISON.
Harry Baldissera è proprietario e Art Director di Paciu Maison.
Non ama parlare della sua vita privata tanto da metterlo in chiaro fin da subito, in tono di battuta, all’inizio della visita alla casa.
Si presenta con un velo di mistero e la sua età non è nemmeno facile immaginarla se si pensa alla quantità di esperienze che ha vissuto.
A parlare di lui c’è il suo curriculum e lo fa a gran voce.
Il primo impegno è a teatro dove ricopre i ruoli di attore, sceneggiatore e regista, in seguito intraprende la strada dell’insegnante in Cile.
Torna in Italia come referente di arte contemporanea, lavora anche nel settore del marketing e della pubblicità.
Anche se non si sa nulla della sua identità anagrafica, dai racconti capisco che è un cittadino del mondo.
Prima di trasferirsi a Bologna ha vissuto per diverso tempo in Svizzera e mi viene da pensare che forse, anche tutto questo girovagare, è motivo di apertura e contaminazione
Basta poco per capire che la passione sconfinata per l’arte e la sua formazione, unite al suo estro, sono state la miccia che ha acceso l’idea di Paciu Maison.
Da personaggio poliedrico quale è non si fa mancare nemmeno il progetto televisivo: si chiama Itinero, in onda sul canale 84.
Attraverso questo format Baldissera ci porta alla scoperta delle perle nascoste del nostro Bel Paese, poichè l’Italia stessa è un museo che va scoperto.
E sono certa che ci sarà ancora dell’altro che bolle in pentola per il giovane artista.
CACCIA AL DIPINTO NEI REPARTI DEL BELLARIA.
Solo chi crede nel potere sconfinato dell’arte può sorpassare limiti che sembrano canonici.
Sempre a Bologna, Harry Baldissera è stato ideatore e curatore dell’iniziativa “Caccia al dipinto“, allestita all’interno dei reparti di radiologia e senologia dell’ospedale Bellaria.
L’idea era nata nel 2021, periodo in cui i musei erano ancora chiusi a causa delle restrizioni dovute dalla pandemia.
La mostra aveva lo scopo di ravvivare i corridoi delle sale d’attesa attraverso l’arte, sfruttando anche un aspetto ludico: accoppiare i dipinti attraverso l’associazione dello stile utilizzato dall’artista.
Oggi il progetto ha raggiunto un tale interesse che prevede visite guidate un sabato al mese fino a giugno 2023 (salvo cambiamenti di programma).
LA VISITA A PACIU MAISON.
Quando si entra a Paciu Maison si ha l’onore di essere accolti direttamente dal padrone di casa.
E’ proprio Harry a guidare le visite, un’occasione unica se si pensa che in questo caso è l’artista stesso a raccontare le sue opere.
La visita è un viaggio attraverso vari momenti della sua vita, si calpestano spazi intimi nei quali ci si può riconoscere.
Non appena si compie il primo passo si ha la percezione di camminare in un quadro e questa è la sensazione che accompagna il visitatore fino alla fine.
Accade questa magia a Paciu Maison, il visitatore si sente parte integrante dell’opera d’arte che lo circonda.
LE STANZE.
Paciu Maison conta in tutto 15 stanze, al momento la visita le comprende quasi tutte.
Qui nulla è stato lasciato al caso, passeggiando di stanza in stanza ci si accorge che alcuni elementi che abbiamo lasciato alle nostre spalle tornano.
L’imprinting iniziale dell’artista in realtà non ci abbandona, si ripresenta come se fosse un elemento ciclico.
La visita inizia con una presentazione tenuta nel corridoio di ingresso, nominato Stanza della Genesi.
Il suo colore azzurro e i decori ricordano la biblica apertura delle acque, questo è il modo in cui Paciu Maison spalanca le porte ai suoi ospiti.
Si possono intuire subito due cose: la complessità delle tematiche rappresentate dagli allestimenti per nulla scontati e la contaminazione di artisti e stili diversi.
VISITA VIRTUALE ALLA DIMORA ARTISTICA.
Nella Sala della Genesi è impossibile non notare il richiamo a Gaudì e la somiglianza al Giardino dei Tarocchi.
I pezzettini di specchi sul pavimento sono posati in modo da formare un sentiero che conduce alle stanze successive.
Da qui si arriva alla Scala del Tempo, il cui concetto è rappresentato molto bene dalle foto di Harry, scattate in diversi momenti della sua vita.
Sulla gradinata le colate che vediamo sono un accenno agli orologi di Dalì, malleabili come lo è il tempo.
A seguire la Stanza delle Chiavi e la Sala della Cultura, invasa da parole impresse su pagine di giornale incollate alle pareti.
Quest’ultima rappresenta un elogio all’arte in tutte le sue forme, in particolare al cinema, al teatro, alla musica e alla fotografia.
Si arriva anche nella zona più intima della casa, la stanza da letto, che continua anch’essa ad essere paparazzata da notizie di giornale attaccate ai muri.
In modo quasi provocatorio l’artista vuole far luce su due aspetti: il fatto che siamo invasi (o ci lasciamo invadere) anche negli spazi più privati e che l’infinita quantità di notizie oggi ci rende difficile riconoscere la veridicità.
Si prosegue verso la stanza più fotografata: la Sala Van Gogh, il bagno che raffigura un chiaro accenno alla Notte Stellata del pittore olandese.
Poiché la sala da bagno è un richiamo all’elemento dell’acqua ecco che vediamo riapparire anche il sentiero che avevamo già incontrato nella Sala della Genesi.
A seguire ci attende la Sala del Mausoleo della vita dello stesso Baldissera, che l’artista ha allestito con una carrozzina, alcuni vestiti e una bara al centro della stanza, il tutto a sintetizzare il processo della vita.
Chissà quali idee ha maturato nella Sala del Pensiero, dove il pavimento è metà nero e metà bianco come lo ying e lo yang e le pareti color lavagna per accogliere appunti e mappe concettuali.
Da qui si passa all’ala opposta della casa per raggiungere la Sala della Creatività con le pareti raffiguranti infiniti volti, dipinti a tempera e acrilico, che riprendono il concetto delle maschere pirandelliane.
OMAGGIO A BOLOGNA.
La visita termina della Stanza Bologna, l’intero salone che rende omaggio alla città che per diversi anni ha ospitato l’artista.
Qui sono riposti gli oggetti più antichi della casa tra cui una grande cornice, ma senza quadro, per ricordarci che l’opera è la casa stessa.
LA PACIU MAISON CHE PIACE ANCHE AI PIU’ PICCOLI.
Prima di scendere c’è la stanza più amata dai bambini: la Sala da Tè.
E’ l’unica stanza con un chiaro richiamo ad un romanzo (non a un’opera d’arte) e unica stanza, oltre alla Sala del Mausoleo, ad essere stata progettata.
Rivolgendo lo sguardo in alto si osserva un familiare allestimento sul soffitto.
Delle carte da gioco, teiere e tazzine da tè, sono un chiaro accenno al romanzo Alice nel Paese delle Meraviglie che si possono ammirare solo con il naso all’insù.
D’altro canto il mondo di Alice è strampalato, si sa, ed è quando lo stupore ci pervade che ci rendiamo conto che il mondo va al contrario.
Con questo concetto il giovane Harry ci spinge a non fermarci alle prime impressioni.
PERCHE’ VISITARE PACIU MAISON.
Se deciderete di visitare Paciu Maison lasciate a casa qualsiasi aspettativa, venite con occhi curiosi di conoscere una nuova realtà.
Paciu Maison non è una classica opera d’arte. Non è perfetta e per questo mostra, senza timidezza, tutta la sua personalità.
Spalancando le sue porte ai visitatori, si mostra e si racconta non solo attraverso un itinerario visivo, ma anche emozionale.
E’ un luogo intimo, una casa, che si apre per dimostrare che c’è ancora spazio per lo scambio, non solo tra l’arte e le persone, ma anche tra gli stessi individui.
La Maison è un’esperienza di condivisione e di crescita circolare, al termine della visita si torna a casa più ricchi, ognuno assorbe ciò che più gli ha fatto vibrare le corde del cuore e dell’anima.
Ma Harry stesso confida che anche Paciu Maison riceve tanto in cambio dai suoi visitatori; saper riuscire a trasmettere emozioni è il regalo più grande.
Si potrebbe dire che Paciu Maison è una matrioska di concetti.
L’aspetto alternativo lo si trova anche nell’accoglienza, perché é proprio l’artista Harry Baldissera a fare da Cicerone, raccontando gli spazi fisici e concettuali.
La visita guidata permette la conoscenza reciproca tra ospite e ospitante attraverso un percorso dove arte e vita quotidiana si intrecciano fino a non riuscire più a distinguerli.
Se siete amanti dell’arte o persone curiose, se vi piacciono i luoghi colorati e fuori dal comune non potete perdervela.
Non abbiate remore, Paciu Maison è un luogo per tutti.
Non serve essere esperti d’arte e quando avrete una domanda sarà l’artista stesso a spiegare.
COME RAGGIUNGERE PACIU MAISON.
Paciu Maison si trova a 20 minuti da Bologna.
L’indirizzo è Via Pedagna n. 5, Località Ponte Rizzoli.
E’ perfettamente geolocalizzata anche su Google Maps, se scriverete direttamente “Paciu Maison” arriverete dritti a destinazione.
Se questo articolo vi è piaciuto lasciate un commento sotto al post, per me sarà un contributo importante.
Il mio intento, come sempre, è raccontare di posti belli provando a trasmettere anche le parte emozionale che fa parte di una visita, come di un viaggio.
Raccontare Paciu Maison non è affatto semplice per la moltitudine di sensazioni che può scaturire in ogni singolo visitatore, spero di esserci riuscita.
Se vi ho incuriosito il mio invito è di prenotare la vostra visita sul sito www.paciumaison.com
Concedetevi questa esperienza a cuore aperto, Paciu Maison è un gioiello da scoprire.
Ti piacciono gli itinerari insoliti? Ti consiglio questo itinerario a Venezia!
2 Comments
Gabriella fini
01/05/2023 at 6:38 PMVisitata oggi e, devo dire, sono ancora travolta dal turbinio di emozione che mi ha lasciato.Mi ha lasciato senza fiato, coinvolgente almassimo.La straordinaria capacità comunicativa del proprietario unita a un suo squisito modo di rapportarsi estremamente amichevole ha trasformato questa grigia (meteorologicamente) giornata in una splendida, coloratissima ma intimamente emozionante esperienza. Da ripetere quando saranno completate le altre stanze. G.FINI
nonsoloisole
05/08/2023 at 8:42 PMCiao Gabriella,
se si è capaci di entrare a con lo spirito giusto è facile lasciarsi trasportare da tutte le colorate emozioni che ha voluto trasmettere Harry cerando la sua Paciu Maison. Anche per me è stata una bella scoperta.
Grazie per aver condiviso la tua esperienza =)