Questa è una tappa che non può mancare nel vostro itinerario in Val di Non, percorrere uno dei sentieri del Lago di Tovel è un’attività alla portata di tutti.
Si classifica tra i laghi più belli del Trentino e rappresenta una delle tante ragioni che vi convinceranno ad esplorare il Parco Adamello Brenta, area protetta dove ha trovato casa l’orso bruno.
Per organizzare al meglio la vostra visita prendete nota dei consigli che state per leggere.
DOVE SI TROVA IL LAGO DI TOVEL.
Il lago si trova nell’omonima valle, sembra un controsenso ma la Val di Tovel fa parte del territorio della Val di Non.
E’ situato ai piedi delle Dolomiti del Brenta, precisamente a 1.178 metri di altitudine.
Il lago è il simbolo di Ville D’Anaunia, il territorio nato nel 2016 a seguito della fusione dei comuni di Tuenno, Nanno e Tassullo.
Anaunia sarà un nome ricorrente se visiterete queste zone, è infatti il termine in cui anticamente veniva chiamata la Val di Non.
Leggi anche dove parcheggiare al Lago di Tovel.
I SENTIERI DEL LAGO DI TOVEL.
Percorrere uno dei sentieri del Lago di Tovel equivale alla possibilità di poter osservare il lago da ogni angolazione.
TREKKING ATTORNO AL LAGO.
Il sentiero ad anello che gira intorno al lago è di circa 3 km, percorribile in 1 ora e mezza.
Si tratta di un sentiero battuto e molto semplice, troverete una lieve pendenza dopo le spiaggette di Rislà.
In questo punto preciso troverete delle gradinate (scivolose se il terreno è umido) e non vi sarà possibile completare il giro con il passeggino.
I punti di interesse del sentiero sono:
- Dosso del Lago, piccolo punto panoramico dove poter scattare qualche foto ricordo (da qui si intravedono le spiaggette di Rislà);
- Spiagge bianche di Rislà, ottimo punto per prendersi una pausa relax (da qui si può percorrere un sentiero in salita che in 10 minuti vi porta alla cascata di Rislà);
- Baia Rossa, il luogo del mistero dove una volta erano presenti delle alghe che coloravano le acque di colore rosso:
- Sorgente del Roccione, una parete alta dalla quale fuoriesce un getto di acqua fresca.
Se siete in compagnia del vostro cane ricordate che siamo nella terra degli orsi perciò è bene tenerlo al guinzaglio anche per questo motivo.
SENTIERO DELLE GLARE.
Il percorso parte dall’albergo Capriolo, è lungo 5,6 km con un dislivello 420 metri (in salita all’andata, in discesa se lo percorrerete al contrario).
Il giro delle glare è esposto perciò tenetene conto in estate, evitate di percorrerlo durante le ore più calde.
Camminare lungo il sentiero delle glare sarà come attraversare un paesaggio lunare per quasi la metà del tratto, questo aspetto trova spiegazione nel fatto che si è generato causa una frana molto tempo fa.
All’inizio del sentiero, lungo il bosco, attraverserete la zona dei laghetti effimeri, spettacolo concesso solo a chi visita questa zona in estate perchè in inverno si prosciugano.
Dopo i laghetti vi aspetta il paesaggio delle glare (questo è il tratto esposto al sole), poi un po’ di asfalto e si torna nel bosco dopo aver percorso poco più della metà del sentiero.
Il lago di Tovel è quasi all’orizzonte.
Quale tra questi sentieri del Lago di Tovel fareste?
Io ho optato per il classico giro ad anello ma quando tornerò non voglio perdermi i laghetti effimeri!
MANGIARE E DORMIRE AL LAGO DI TOVEL.
A chi vuole concedersi un pranzo in questo luogo paradisiaco la scelta non manca.
Se non siete riusciti ad organizzare un pic nic oppure se preferite semplicemente sedervi comodamente a tavola potete prenotare al Pic Nic Orso Bruno (dove abbiamo preso un succo di mele caldo da passeggio) oppure al Ristorante Pizzeria al Capriolo.
Se siete amanti delle malghe, si puo’ raggiungere a piedi Malga Tuena.
Il sentiero è in pendenza, chiedete info più dettagliate al momento della prenotazione.
A proposito di malghe qui vicino c’è Il Giro delle Malghe nel Brenta, un percorso tra pascoli e paesaggi mozzafiato che tocca le malghe Termoncello, Arza e Loverdina.
Chi invece desidera fermarsi una o più notti per godersi la pace del lago e sparare in un’alba o tramonto dai colori indimenticabili, può pernottare al Chalet Tovel oppure all’Albergo Lago Rosso.
IL MISTERO DEL LAGO ROSSO.
C’è stato un tempo in cui il lago di Tovel in estate si tingeva di un rosso così acceso da sembrare sangue.
Sono state diverse le teorie che hanno provato a spiegare questo fenomeno e ci si è arrivati con certezza solamente nei primi anni duemila, dopo che questa magia non trovava compimento da diversi decenni.
La prima memoria risale al 1864, da quell’anno ogni estate una parte specifica del lago era protagonista di uno spettacolo unico.
Il fenomeno era dovuto dalla fioritura di un tipo di alghe particolari e presenti in quell’angolo ora conosciuto come la Baia Rossa.
IL LAGO DI TOVEL OGGI.
Tantissime persone accorrevano da queste parti per assistere a questo incantesimo, ogni anno fino al 1964.
Quella fu l’ultima estate in cui il lago si manifestò in quella veste unica al mondo, salvo rari episodi negli anni a venire.
Il motivo non è ancora certo, vengono ritenuti responsabili il cambiamento climatico e l’intervento dell’uomo in termini di inquinamento ed eccessive azioni di svaso del lago del ’64.
Un’altra ipotesi possibile potrebbe essere la diminuzione dei pascoli e la conseguente carenza di scarichi naturali che sarebbero stati un nutriente per le alghe in questione.
Lo stato è in costante monitoraggio, noterete al centro una piattaforma a rilevare vari indici utili agli studi.
Ad oggi quindi il lago non si manifesta più nella sua versione scarlatta ma continua a mostrare tutti gli altri colori che lo accomunano ad un luogo caraibico.
Del rosso rimane solo un’antica leggenda, se sei curioso puoi leggerla qui.
IL PARCO ADAMELLO BRENTA.
Il Lago di Tovel si trova nel Parco Adamello Brenta che ha come simbolo un orso bruno.
Questa zona è un’area protetta, che ha permesso a questa specie di salvarsi dal rischio estinzione, e la convivenza con i mammiferi ha reso obbligatorio stilare un decalogo di regole e consigli utili anche ai turisti.
Nei punti di interesse può capitare di imbattersi in singolari (ma utili cartelli) che regolamentano i comportamenti da tenere nei boschi.
Sarà per questo, forse, che nel parco non si trovano cestini dove poter buttare l’immondizia?
Per non avvicinare gli orsi? Questa è un’idea che mi sono fatta io, quindi prendetela con le pinze.
Ad ogni modo, come in ogni altra parte del pianeta, vige il dovere civico di non abbandonare cartacce o rifiuti in genere, non raccogliere piante o minerali e non disturbare gli animali.
Tenetene conto anche quando percorrerete i sentieri del Lago di Tovel!
Cerchiamo di non lasciare tracce del nostro passaggio nel rispetto dell’ambiente e del prossimo, sempre.
Buona visita!
2 Comments
Livio antonio stablum
25/01/2023 at 11:57 AMSono nato a Cles nel 1950 fino al 1960 perciò ho avuto la grande fortuna di vederlo rosso è un immagine che non posso scordare descriverlo a parole ho vederlo sulle cartoline non si può descrivere la meraviglia ora quando posso ritorno e nonostante è sempre bellissimo e fare il giro del lago è emozionante grazie livio
nonsoloisole
01/03/2023 at 10:27 PMPosso solo provare ad immaginare… sarebbe stato bello vederlo dal vivo!
Grazie per aver condiviso questo ricordo =)